La riduzione dell’incentivo per il personale interno alla P.A. continua a far discutere. A seguito di apposita richiesta inoltrata da un Comune della provincia di Oristano la Corte dei Conti ha formulato un parere in merito alla problematica degli incentivi di cui all’art. 92 del Codice, che rimette in discussione la riduzione generalizzata dell’incentivo dal 2% allo 0,5%.
L’art. 4 comma 5 del Codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 163 del 12.4.2006 prevede, infatti, che le Regioni a statuto speciale adeguino la propria legislazione secondo le disposizioni contenute negli statuti.
L’art. 3 dello Statuto sardo attribuisce alla Regione la potestà legislativa esclusiva, tra le altre, nella materia dei lavori pubblici di esclusivo interesse regionale. In attuazione di tale prerogativa la Regione Sardegna ha adottato, dopo l’entrata in vigore del Codice dei contratti D.Lgs n. 163/2006, la legge regionale il cui art. 12 comma I, nel riprodurre sostanzialmente l’art. 92 comma 5 del citato Codice, ha stabilito la misura dell’incentivo in una somma non superiore al 2% dell’importo posto a base della gara.
La Sezione di controllo (Regione Sardegna) della Corte dei Conti ha espresso, con Deliberazione n. 4/2009/PAR del 30 gennaio 2009, il proprio parere secondo il quale la percentuale maggiore stabilita a livello regionale (2%) può sopravvivere alle previsioni statali (0,5%) per il fatto che:
- la riduzione allo 0,5% introdotta con decorrenza 1.1.2009 dal D.L. n. 112/2008 convertito nella Legge n. 133/2008 non si estende alla Regione Sardegna, trattandosi di materia rientrante nell’ambito della potestà legislativa esclusiva della Regione e dalla stessa esercitata;
L’art. 4 comma 5 del Codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 163 del 12.4.2006 prevede, infatti, che le Regioni a statuto speciale adeguino la propria legislazione secondo le disposizioni contenute negli statuti.
L’art. 3 dello Statuto sardo attribuisce alla Regione la potestà legislativa esclusiva, tra le altre, nella materia dei lavori pubblici di esclusivo interesse regionale. In attuazione di tale prerogativa la Regione Sardegna ha adottato, dopo l’entrata in vigore del Codice dei contratti D.Lgs n. 163/2006, la legge regionale il cui art. 12 comma I, nel riprodurre sostanzialmente l’art. 92 comma 5 del citato Codice, ha stabilito la misura dell’incentivo in una somma non superiore al 2% dell’importo posto a base della gara.
La Sezione di controllo (Regione Sardegna) della Corte dei Conti ha espresso, con Deliberazione n. 4/2009/PAR del 30 gennaio 2009, il proprio parere secondo il quale la percentuale maggiore stabilita a livello regionale (2%) può sopravvivere alle previsioni statali (0,5%) per il fatto che:
- la riduzione allo 0,5% introdotta con decorrenza 1.1.2009 dal D.L. n. 112/2008 convertito nella Legge n. 133/2008 non si estende alla Regione Sardegna, trattandosi di materia rientrante nell’ambito della potestà legislativa esclusiva della Regione e dalla stessa esercitata;
- l’art. 12 comma I della L.R. n. 5/2007, nel fissare la misura massima degli incentivi per la progettazione, non supera i limiti di cui al I comma dell’art. 3 dello Statuto.
Alla luce di tale parere si profila, quindi, la possibilità - per le regioni a statuto speciale e per le province autonome di Trento e Bolzano - di ripristinare l’incentivo in argomento nella originaria e più equa misura del 2%.
Alla luce di tale parere si profila, quindi, la possibilità - per le regioni a statuto speciale e per le province autonome di Trento e Bolzano - di ripristinare l’incentivo in argomento nella originaria e più equa misura del 2%.
Nessun commento:
Posta un commento